La torta vulcano!

Ho finito adesso!
Sono un mostro! Dal bozzetto, al cake topper, alla torta senza sgarrare. Due ore di lavoro il pomeriggio, per fortuna Flavia era da un'amichetta e il nano era stato prontamente parcheggiato dalla nonna (così, dopo tre giorni di febbre qui a casa, oggi fa sclerare un po' lei), ed un'ora di lavoro dopo cena per tagliare le torte a forma di vulcano, sciogliere il cioccolato bianco e tingerlo di rosso (era uno spettacolo da vedere, non so quante volte ho leccato la spatola, non mi sono guardata allo specchio ma devo avere la lingua rosso lava) e poi montarci su il dinosauro. Tutto come da progetto scolpito in testa.

Soddisfattissima assai.

Se vi serve una mano per fare progetti e realizzazioni di torte personalizzate artigianali chiedete a me! Qualcuno ve lo trovo di sicuro, ma io manco MORTA.

Ogni anno me lo dico e ogni anno ci casco, ma questa volta confido in voi: quando si avvicinerà il compleanno di Flavia ricordatemi che siamo in Sicilia e ci sono bar e pasticcerie che fanno torte favolose e senza faticare e te la portano pure a casa!

Ora sugnu accussì stanca, ma la foto della torta ve la devo fare vedere per forza. Anche perché temo che domattina al mio risveglio la troverò mezza sdirrupata, tutta cascata da un lato. Almeno avrò fatto la foto che testimonia la mia creazione pasticcera. Mai più, ve l'ho già detto?

Ah, dimenticavo, un'ora per pulire, strofinare, asciugare e riporre pignate, pignatelle, ciotole, teglie, cucchiai e spatoline. Uno spasso. E dire che ho la lavastoviglie. Ma, non so perché,  in questi casi mi faccio prendere dal sadomasochismo e lavo tutto a mano. Anche perché molte cose, quelle di grandi dimensioni, non ci entrano!

Quattro ore, e per fare che? un cavolo di vulcano, praticamente come sparare sulla croce rossa: era un'estate che facevo vulcani. Ca macari con la sabbia mi venivano meglio...

Ma come cabbasisisi fanno le Antonelle Di Maria o le Molly... hanno degli aiutanti che gli lavano tutto? e che gli preparano e farciscono le torte? Che stress, non fa per me, e che macello in cucina. Lingua rossa a parte, schiacciavo sotto i piedi pezzettini di noccioline, perché la torta è fatta di cioccolato fondente e granella di nocciole, praticamente un bacio perugina fatto a pandispagna (niente pasta di zucchero, blear, ne ho la nausea al solo vederle e poi a mangiarle anche di più). E poi schiacciavo le molliche che avevo fatto per ricoprire la torta dopo averla spalmata di nutella, e poi c'erano fili rossi di cioccolato fuso dappertutto, uno pure su una mia ciocca di capelli, come se mi fossi fatta una tinta porpora. Ma perché sto scrivendo tanto? E non voglio neppure guardare, ma sento che mentre scrivo, sotto al mio braccio c'è del cioccolato rosso che fa lentamente pattinare il mio avambraccio sul tavolo. Non guardo che è meglio, appena finisco mi doccio.
Persino mio marito, preoccupato di cosa pasticciassi in cucina, perché di solito alle dieci sono già mezza stecchita sotto le coperte, alla vista della mia creatura mi ha fatto un complimento "Ma come hai fatto il cioccolato rosso lucido?" ed io "he?", siccome non avevo capito la domanda. Era un complimento, non si era capito? A modo suo ovviamente. Molto suo. Lui uomo ermetico.

Dentro al vulcano, ovviamente, ci va uno di quei razzi che fanno SSSSSHHHHH, scintille!

Il solito sguardo tonto.

Vabbè, io mi lamento, ma è stata facile da fare. ;)