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30 ottobre 2012

La Frutta Martorana dei miei nani

Ci sono voluti due giorni di lavoro per confezionare pochi pacchettini di Frutta Martorana. Erano secoli che non la facevo perché i nani erano troppo piccoli ed io non avevo neppure il tempo di respirare. Ma quest'anno mi sono decisa a riprendere. Così, come prima esperienza con loro, ne abbiamo fatto una piccola quantità e devo dire che è andata alla grande (quindi a Pasqua faremo le pecorelle!).
Il primo giorno ho impastato da sola ed ho aspettato che i nani tornassero da scuola per iniziare con loro a modellare i fruttini di martorana con i calchi di gesso (in questo periodo li vendono ovunque, pure per strada).
A colpi di pugnettini, "non si danno i pugni!", facevano entrare la pasta nello stampo e poi intervenivo io per sformarli.




Per dipingere i fruttini (lo abbiamo fatto il giorno dopo perché prima si devono asciugare un po') non potevamo scegliere giornata migliore. Una domenica mattina uggiosa, fredda e persino piovosa. Ieri eravamo in manica corta ed oggi una vera giornata invernale. Anche quest'anno l'autunno è stato dato per disperso, non pervenuto.
Domenica mattina spinnavo più io che loro per fare 'sti fruttini, quindi direttamente in pigiama, con gli occhi ancora impiccicati di sonno, ho organizzato il lavoro. Qualche schizzo di qua e di là, ma per fortuna le pareti della cucina erano salve!







Et voilà, finiti e confezionati.

P.S.: Ai nani la pasta martorana non piace :( 
Ne hanno assaggiato un pezzettino mentre lavoravamo e mi hanno guardato disgustati. 
Avranno tempo di apprezzare!

P.P.S.: La Frutta (di) Martorana è uno tra gli emblemi delle specialità dolciarie della Sicilia, deriva il suo nome e la sua origine dal Convento omonimo in Palermo.
La tradizione vuole che nel periodo normanno le monache dell'attiguo monastero benedettino,
fondato nel 1194 dalla nobile Eloisa Martorana, abbiano preparato per la prima volta dei dolci a forma di frutto (pare degli agrumi) che hanno poi appeso agli alberi in sostituzione di quelli già colti, al fine di arricchire l'aspetto del loro giardino durante la visita di un personaggio molto importante, forse un alto prelato o un re. Da qui il nome dato all'impasto utilizzato, Pasta Reale, composto originariamente da zucchero grezzo o miele, mandorle tritate e chiaro d'uovo, nel corso dei secoli e con alcune modifiche diventato l'odierna pasta di mandorle e la denominazione di Frutta Martorana.
Il dono dei cari defunti - Un tempo, sempre in Sicilia, la Frutta Martorana era usata per coinvolgere i bambini nelle giornate di commemorazione dei defunti. 
Il primo di Novembre, giorno di Ognissanti, era ribattezzata  “i morti ri picciriddi": la tradizione voleva che i defunti tornassero tra i vivi e come segno del loro passaggio lasciassero in dono ai bambini dolci, caramelle ed il tradizionale cesto di Frutta Martorana con al centro un pupo di zucchero.
Quello era un modo per sentire più vicini e sempre presenti i propri cari scomparsi, un modo per sdrammatizzare ed esorcizzare la morte. Era il retaggio di una tradizione antichissima pre-cristiana, che serviva a ingraziarsi le anime dei defunti. 



8 commenti:

  1. bravissima! anzi, bravissimi! resto senza parole
    mitica!!
    ciao,Anna

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    1. grazie, ma che mitica. è facile da fare, prova! :)

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  2. A very interesting story, although I don't understand sicilian
    you're great!
    Virgie :*

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    1. thanks a lot! grazie mille, Virgie.
      it's not so difficult to understand, isn't it?
      :*

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  3. bravi! tutti tutti :)
    Carlotta va matta per la frutta martorana, ma tu sei siciliana?
    ecco i link:
    http://scorzadarancia.blogspot.it/2008/09/la-torta-della-cuccagna.html
    http://scorzadarancia.blogspot.it/2010/06/dopo-lamaro-ci-vuole-na-cosa-duci.html
    baciuzzi lovvosi
    Cla

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    1. PaleMMitana, certo :)
      grazie per il link, sarai la mia ispirazione per la torta di compleanno di Flavia. Mancano solo 1,2,3,4, 5... 6... sette mesi.
      Pazza sugnu, inizio a pensarci sin d'ora. Ghghghgh!

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    2. comu a mmia sì ahahahahah Evviva allora potremmo prendere un caffè insieme se ti va, una volta o l'altra...anzi mi viene in mente un appuntamento al quale ci terrei tu venissi. Il 7 novembre alla Feltrinelli c'è la presentazione del libro c'è tort@ per te 2...ci verresti? *_*
      dai dimmi di si :D
      baciuzzi
      Cla

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    3. mi piacerebbe. se riesco a piazzare un nano e mi porto dietro Flavia, magari si. Prepara la penna per la dedica! :*

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